La meditazione

Cosa è la meditazione?

Attraverso la meditazione trasformiamo le informazioni acquisite in esperienza. Ad un primo livello, il suo scopo è quello di calmare la mente e mantenerla in un punto. Creando spazio tra chi compie l’esperienza e ciò che viene sperimentato, essa permette alle persone accorte di scegliere i ruoli nelle commedie delle vita, evitandone per quanto possibile le tragedie.

Questa capacità di mantenere una distanza protettrice è generalmente acquisita esercitandosi a mantenere la propria consapevolezza sul proprio respiro o su una forma di Buddha. Questo tipo di meditazione viene chiamata Shamata in sanscrito o Shine in tibetano. Chiunque sia in grado di mantenere questo stato mentale nel “laboratorio” della propria meditazione, sarà gradualmente in grado di realizzare lo stesso livello nella vita quotidiana.

La meditazione pacificatrice è il primo passo del proprio percorso e la base necessaria per pratiche più avanzate come quella di visione profonda. Questo secondo livello di meditazione è chiamato Vipassana in sanscrito o Lagtong in tibetano. Qui la meditazione è senza forma e mira alla natura stessa della mente. Mantenendo uno stato di consapevolezza privo di un oggetto di cui essere consapevole, la percezione diretta e la comprensione profonda emergono spontaneamente.

In questo modo la meditazione può essere definita come il mantenere la mente stabile in un punto e la chiarezza che deriva da questa stabilità.

La meditazione può essere utile per chiunque?

Le meditazioni della Via di Diamante sono per persone che aspirano a raggiungere l’illuminazione. Se si desidera semplicemente rilassarsi, altri metodi sono più adatti a questo scopo.

In generale, la meditazione è per coloro che hanno accumulato nelle propria coscienza deposito così tante impressioni positive, così tanta gioia e percezione diretta delle cose, che sono in grado di reggere l’incontro con il proprio subconscio. Per le persone affette da patologie della psiche, può essere addirittura dannoso meditare, in quanto esse hanno la tendenza a percepire in modo troppo rigido i propri stati emotivi e le proprie esperienze interiori. Durante la meditazione potrebbero così sperimentare proiezioni e stati mentali che aumenterebbero il loro disagio invece di alleviarlo. In questi casi, recitare dei mantra e cercare di agire in maniera utile e positiva può risultare più utile rispetto ad intraprendere troppo presto meditazioni che lavorano con la concentrazione e la propria consapevolezza. Solo quando si è in grado di sentirsi bene senza prendere pillole e si è in grado di lavorare, essere indipendenti e vivere in maniera sana le proprie relazioni di coppia, si è pronti ad iniziare a meditare.

Esistono meditazioni che non dovrebbero essere praticate senza il cosiddetto Rifugio buddhista. Attraverso questo otteniamo la protezione contro gli ostacoli interiori ed esteriori alla nostra pratica e creiamo la connessione con la nostra natura di Buddha, con gli insegnamenti, con gli amici che hanno già intrapreso lo stesso percorso e con il Lama da cui riceviamo il Rifugio.

Per concludere le meditazioni possono portare risultati positivi solo a coloro che hanno i presupposti necessari affinché esse funzionino. Se si iniziano meditazioni avanzate troppo presto e al di fuori del sistema graduale così ben testato nel corso dell’ultimo millennio, quello che si potrebbe raggiungere è uno risultato simile ad un “muro bianco”: uno stato di calma interiore, ma alquanto intorpidito, tanto da ridurre la propria energia e intelligenza.

Quello a cui miriamo è invece uno stato di consapevolezza affilato e chiaro come un diamante.

Come calmare una mente agitata e affollata da pensieri durante la meditazione?

Trattate pensieri disturbanti e irrealistici come un ladro in una casa vuota. Non dategli niente, lasciate che guardi qua e là, ma senza che trovi nulla. Se quando avete la mente agitata non vi attaccate ai pensieri che emergono, non ci sarà alcun danno. Non date alcuna energia ai vostri pensieri e non ne sarete disturbati.

Quale meditazione può essere consigliata ad amici che non sono buddhisti?

Un buon suggerimento è provare con la meditazione su Luce e Respiro. Inoltre nei nostri centri sono disponibili libretti di varie pratiche di meditazione.

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