Glossario – Y

[tib. shin je che] Potente aspetto di protezione del Buddha di Saggezza, Manjushri.

Consapevolezza, saggezza primordiale.

(sanscr. Jnana Sutra) Yeshe Do nacque nella condizione di paria (senza casta) nell’India orientale. Visse come uno dei cinquecento studiosi a Bodhgaya. Durante una passeggiata con un altro studioso Drime Shenyen (Vimalamitra), Mente Diamante apparve e gli disse di recarsi in Cina per raggiungere l’illuminazione. Mente diamante disse ad entrambi che si erano incarnati come eruditi per cinquecento anni senza mai raggiungere l’illuminazione e che non la avrebbero raggiunta così continuando. Drime Shenyen partì immediatamente per la Cina, studiò con Shri Singha e condivise le sue esperienze con Yeshe Do al suo ritorno. Quando Yeshe Do successivamente viaggiò in Cina, anche lui incontrò Palgji Senge e praticò per molto tempo con lui. Dopo aver meditato sugli insegnamenti per sedici anni fece infine ritorno in India. A differenza di Drime Shenyen, Yeshe ricevette la trasmissione completa, che passò a Drime Shenyen (Lignaggio del Phowa).

[1676-1702] L’undicesimo Karmapa, Yeshe Dorje, nacque a Maysho nel Tibet orientale. Una volta ritrovato da Shamar Yeshe Nyingpo, fu portato al suo monastero di Yangchen nel Tibet centrale prima di essere insediato nel monastero di Tsurphu, una delle tre sedi principali del Karmapa in Tibet. Non solo lo Shamarpa gli diede la completa trasmissione kagyu, ma anche Yongay Mingur Dorje e Taksham Nuden Dorje gli passarono i preziosi insegnamenti tercho, la cui trasmissione ebbe origine con Padmasambhava, il grande maestro indiano fondatore del buddhismo tibetano. In questo modo si realizzò la profezia di Padmasambhava secondo la quale il nono Karmapa sarebbe diventato detentore di alcuni lignaggi tercho. Yeshe Dorje, inoltre, individuò e riconobbe l‘ottavo Shamarpa Palchen Chokyi Donrup, che divenne suo studente personale e successivo detentore del lignaggio.

[letter. Dakini della più alta saggezza]

Yeshe Tsogyal è una famosa yogini del Tibet. È l’emanazione di Dorje Phagmo, di Tara e di altri aspetti di buddha femminili. Da giovane, era una delle servitrici del re tibetano Trisong Detsen. Egli la diede in dono al suo insegnante Guru Rinpoche, come offerta di dharma per l’iniziazione ricevuta. Da allora divenne la principale consorte e studentessa di Guru Rinpoche da cui ricevette quasi l’intera trasmissione degli insegnamenti. Attraverso la pratica meditativa ottenne la più alta realizzazione. Insieme a Guru Rinpoche nascose i terma in tutto il Tibet e in altri luoghi. (Lignaggio del Phowa).

[1631 - 1694] Fù per acconsentire al desiderio espresso del decimo Karmapa che il sesto Shamarpa Yeshe Nyingpo, prese rinascita lungo il fiume Marchu nella provincia orientale del Kham. All’età di quattro anni, l’agile giovane rinpoche aveva già scalato le pareti rocciose del luogo e aveva padroneggiato numerose e impegnative attività, ben al di là delle capacità dei suoi coetanei. La sua umile condizione di nomade pastore oscurava il fatto che fosse l’incarnazione del settimo Shamarpa. Il Karmapa divenne consapevole che lo Shamarpa aveva preso rinascita quando era in Jangyül, una provincia vicina al confine cinese. Partì senza preavviso e a piedi, viaggiò attraverso la provincia tibetana del Kham per incontrare la giovane reicarnazione. Lo Shamarpa aspettava quotidianamente l’arrivo del suo maestro lungo il fiume e quando finalmente il Karmapa arrivò portando i segni del lungo e difficoltoso viaggio, lo Shamarpa attraverò il fiume a esegui una prosternazione davanti a lui. I nomadi genitori acconsentirono alla dipartita del bambino e il Karmapa e lo Shamarpa partirono alla volta di Jangyül, dove l’insediamento del settimo Shamarpa ebbe luogo. Lo Shamarpa ricevette la corona rossa insieme a tutti gli insegnamenti e alle istruzioni del lignaggio. Insieme i detentori della corona nera e rossa ritornarono in Tibet. Quando il decimo Karmapa morì, il settimo Shamarpa riconobbe e insediò l’undicesimo Karmapa Yeshe Dorje. Il settimo Shamarpa morì dopo aver trasmesso al Karmapa tutti gli insegnamenti del lignaggio e le istruzioni che gli erano stati affidati in quanto detentore della scuola kagyu.

Spiriti famelici, occupano uno dei tre reami più sfortunati del samsara (i.e. stati infernali, stato degli spiriti famelici e regno animale). Gli yidak sono tormentati da appetiti implacabili.

Realizzatore. In genere è il termine usato per i praticani della Via di Diamante del buddhismo tibetano. È anche usato per definire un praticante che sta sperimentando la propria mente contemporaneamente a livello relativo e assoluto ed indica chi fa esperienza della propria mente nel suo stato naturale.