I 5 migliori suggerimenti per rendere la meditazione un’abitudine

La migliore abitudine che possiamo acquisire

I praticanti della meditazione al giorno d’oggi hanno a che fare con la stessa domanda, antica di millenni, che ogni meditatore si è posto e ha fatto ad altri: come faccio a motivarmi per meditare ogni giorno?

Siamo consapevoli che la meditazione è un bene per noi, ma le pressioni della vita quotidiana e i mille impegni rendono difficile inserire una sessione meditativa nella nostra agenda fitta di appuntamenti. Qui vi offriamo cinque suggerimenti, sperimentati e testati, per superare i problemi più comuni in cui si imbattono praticanti esperti e principianti quando cercano di motivarsi per sedere in meditazione con regolarità.

1) Riflettete sui benefici della meditazione

Se intendiamo dedicare del tempo alla nostra pratica meditativa, ovviamente vogliamo avere la certezza che lo sforzo ne valga la pena. È rassicurante sapere che non solo intere generazioni di maestri buddhisti, ma anche un numero sempre maggiore di ricercatori scientifici, testimoniano che la meditazione porta a un aumento del livello di benessere. Per esempio, gli psicologi hanno scoperto che “le meditazioni sulla gentilezza amorevole possono avere effetti positivi soprattutto in termini di incremento delle proprie risorse e del proprio benessere”, e che possono persino influenzare positivamente – in senso letterale e figurato – il ritmo cardiaco.

La ricerca sugli effetti di una concentrazione sulle meravigliose e dettagliate forme di buddha – utilizzate come oggetti di meditazione nelle pratiche buddhiste della Via di Diamante – ha portato alla scoperta che meditare sulle forme di buddha accresce la facoltà di elaborazione visuo-spaziale del cervello. E se tutto ciò non bastasse a motivare i più mondani tra di noi, è stato inoltre dimostrato che i meditatori buddhisti sanno prendere decisioni sulle questioni economiche in modo più razionale. Al momento di pianificare la pensione, o quando vi ritroverete a fare l’autostop per tornare a casa dopo una puntata al casinò, sarà bene rifletterci sopra!

2) Lasciate perdere l’idea di una ‘buona’ meditazione

Contrariamente a quanto possa sembrarvi — purché stiate seguendo un’autentica tecnica di meditazione — è difficile che la facciate in modo sbagliato. Le emozioni vanno e vengono, proprio come il bello e il brutto tempo. Quindi, se in questo o quel giorno ci si sente calmi o distratti, pacifici o disturbati, non è poi così importante. Quando facciamo uno sforzo per osservare quel ‘cagnolino errante’ della nostra mente che sta sognando a occhi aperti e lo riportiamo gentilmente alla concentrazione, allora, grazie ad una pratica regolare, i cambiamenti profondi diventeranno inevitabili e a lungo termine. Come consiglia Lama Ole Nydahl, moderno maestro di meditazione:

“Un insegnamento, ora divenuto necessario, è quello di non cercare di valutare da sé i propri progressi – e questo vale perfino per chi pratica da anni. Da un tempo senza inizio abbiamo riempito le nostre menti con abitudini, e pertanto… perfino uno sviluppo ampio e veloce può non essere notato da noi stessi. Questo perché l’assenza del contrasto con la nostra situazione precedente viene a mancare o è significativamente limitato. Di conseguenza, il segno più certo del nostro sviluppo è che le reazioni disturbate che ci aspettiamo difficilmente appaiono, o lo fanno con un’intensità molto minore. Un altro consiglio è di non combattere i pensieri durante la meditazione ma, semplicemente, di non dargli troppa importanza, a meno che non appaia qualcosa di importante.”

Quindi dimenticatevi l‘auto valutazione e concentratevi su che cosa potete fare per consolidare l’abitudine alla meditazione.

3) Fate della meditazione un’abitudine, non una decisione

Se al mattino vi svegliate – consiglia ancora Lama Ole – e cominciate una fitta conversazione con voi stessi per convincervi a meditare, avete già perso. Abbiamo bisogno di far diventare la meditazione un’abitudine, non una decisione. Le abitudini, attraverso le ripetizioni e le associazioni che avvengono a livello inconscio, diventano il nostro modello di comportamento predefinito. La conseguente inerzia lavorerà poi a nostro favore in quanto, se per consolidare un’abitudine ci vuole uno sforzo, lo stesso avviene nel caso si voglia romperne una!
Abbiamo già precedentemente accennato nell’ articolo ad una ricerca sul come si forma un’abitudine e l’interesse della psicologia su questo tipo di studi è sempre maggiore.

4) Usate un aiuto esterno

Per millenni i buddhisti hanno usato una collana di meditazione, la mala, sia per aiutarsi a mantenere la concentrazione durante le sessioni di meditazione, sia per contare le ripetizioni dei mantra. Oggi è altrettanto probabile che il moderno buddhista abbia la mala sul proprio iPhone sotto forma di una app.

Nel blog della nota applicazione Lift – che permette di tenere traccia delle proprie abitudini personali – si può leggere che per iniziare a meditare il numero magico è undici giorni: dopo undici giorni consecutivi di meditazione quotidiana le persone hanno il novanta per cento di probabilità di proseguire.
Lift sta promuovendo la March Meditation Challenge, una iniziativa in cui nel mese di marzo i membri della community condividono ciò che li aiuta a creare e a mantenere l’abitudine alla meditazione. Seguite i molti suggerimenti segnalati, tra gli altri, dal centro buddhista della Via di Diamante di Londra @DWBLondon su Twitter sotto l’hashtag #marchmeditation.
In definitiva, non importa se usate il metodo Seinfeld per la produttività usando un tradizionale calendario o per mezzo dell’ultimo gadget elettronico, in ogni caso potete motivarvi usando degli oggetti materiali a sostegno della vostra meditazione.

5) Provate la meditazione guidata
Molti si preoccupano di non fare “bene” la meditazione oppure di non riuscire a rimanere concentrati. Se la vostra mente abitualmente vaga durante la sessione, è possibile avere un beneficio dalle meditazioni guidate.

Potete seguire S.S. il XVII Karmapa Trinley Thaye Dorje, detentore del lignaggio Karma Kagyu, mentre guida una meditazione sul respiro:

oppure meditare sul Buddha insieme a Lama Ole Nydahl:

[Traduzione dell'articolo Top 5 meditation tips – make it a daily habit]

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