Glossario – N

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Nagpo Chenpo
Nalanda, Università di
Fu fondata intorno al secondo secolo nell’India settentrionale vicino alla città di Rajgir. Per oltre mille anni fu il centro in grado di mantenere vivo il buddhismo Mahayana garantendone la diffusione.
Namgyalma
[sanscr. Ushnishavijaya, letter. il Vittorioso], uno dei tre aspetti di buddha di lunga vita, insieme a Tara Bianca e Amythayus.
Naropa
[1016 – 1100] Naropa nacque a Lahore, in India. Fu discepolo di Tilopa e insegnante di Marpa. La famiglia di Naropa era molto ricca e potente. Nei suoi primi anni Naropa studiò tutte le discipline secondo la tradizione brahminica. Privatamente ricevette inoltre gli insegnamenti buddhisti. Un giorno chiese al padre di diventare monaco, ma egli non acconsentì.
Così si sposò e visse come capofamiglia fino a venticinque anni. Poi lui e la moglie decisero di prendere i voti e di andare all’università di Nalanda. Qui Naropa studiò la filosofia buddhista e divenne il più brillante erudito della famosa università. Un giorno, mentre leggeva i suoi testi, una vecchia donna gli si avvicinò e chiese cosa stesse facendo. Egli disse che stava leggendo un tantra. Udendo la risposta di Naropa la donna si rallegrò e iniziò a ballare. Gli chiese se capisse il significato del testo e lui rispose di sì. Improvvisamente la donna interruppe la sua danza e iniziò a piangere. Gli disse che piangeva perché lui le aveva mentito. La donna disse, che l’unico che comprendeva davvero il significato ultimo degli insegnamenti era suo fratello Tilopa. Sentendo quel nome, Naropa provò una forte devozione e un intenso desiderio di incontrarlo. Ma dovette restare a Nalanda fino al completamento dei suoi studi. Quindi lascio l’università alla ricerca di Tilopa. 

Prima di incontrare il proprio maestro, Naropa per diversi anni dovette superare dodici difficoltà minori. Senza aver mai visto Tilopa, Naropa affrontò dodici diverse situazioni che si rivelarono diretti insegnamenti volti al superamento della sua pigrizia, allo sviluppo della bodhicitta, all’abbandono dell’attaccamento a un io. Naropa dovette imparare che esiste una differenza tra la comprensione intellettuale degli insegnamenti e la realizzazione del loro significato ultimo.Dopo anni di ricerca, Naropa incontrò infine Tilopa. Nei successivi dodici anni ricevette iniziazioni e dovette superare le dodici difficoltà maggiori. Tra queste, un giorno Tilopa e Naropa si trovavano sul tetto di una casa e Tilopa disse: “Se avessi uno studente devoto, salterebbe giù”. Naropa saltò senza esitazione e quasi morì. Tilopa lo curò e gli disse che doveva realizzare la natura illusoria di ogni manifestazione. Successivamente Naropa fu sottoposto a simili prove. Un giorno in seguito all’ennesima richiesta di spiegazioni da parte di Naropa, Tilopa lo colpì alla testa con una scarpa e gli ultimi veli si dissolsero dalla sua mente. Naropa realizzò così la Mahamudra. Restò per ventuno anni a Pulahari e insegnò il dharma. Naropa raccolse e realizzò le più importanti trasmissioni che aveva ricevuto da Tilopa, che da lui presero il nome dei “sei insegnamenti di Naropa“.

Natura di buddha
[sanscr. tathagatagarba] Tutti gli esseri senzienti hanno la natura di buddha che è la base, il potenziale innato per l’illuminazione. Fintanto che un essere non è illuminato, la natura di buddha è oscurata da veli. Quando tali veli vengono purificati, si sperimenta la vera essenza della mente e si raggiunge l’illuminazione. Così come il latte ha nella propria natura il potenziale per diventare burro, allo stesso modo ogni essere senziente ha il potenziale per raggiungere l’illuminazione.
Natura della mente
Aperta e chiara illimitatezza che è la base per tutti i fenomeni.
Nuovo Anno
Ngag
Ngöndro
Nidana
Nirmanakaya
Nirvana
(tib. Nyang ngen le depa) In generale, il termine indica la liberazione dal ciclo dell’esistenza condizionata (“piccolo nirvana”). Nel Mahayana indica il completo stato di buddha (“parinirvana”).
Nobili Verità, Le quattro

Sono gli insegnamenti fondamentali insegnati del Buddha.

  • La verità della sofferenza. La vita nel ciclo dell’esistenza condizionata è sofferenza. Nel regno degli esseri umani la nascita, la vecchiaia, la malattia e la morte vengono sperimentate come sofferenza. Gli esseri cessano di sperimentare la sofferenza, quando hanno riconosciuto la natura della mente.
  • La verità della causa della sofferenza. Il Buddha descrive i motivi per i quali la mente non riconosce la sua vera natura. Questi sono le azioni negative e le emozioni disturbanti. La radice di tutte le difficoltà è l’ignoranza fondamentale.
  • La verità della cessazione della sofferenza. Tutti possono raggiungere l’illuminazione, cioè riconoscere la natura della mente e raggiungere così una felicità duratura, quando sono state eliminate tutte le cause della sofferenza
  • La verità della via che conduce alla cessazione della sofferenza. Esistono dei metodi pratici per raggiungere una felicità duratura. L’ottuplice sentiero è una delle possibili spiegazioni di come applicare questi metodi.
Nyngma
È la più antica delle quattro principali tradizioni del buddhismo tibetano. Fu fondata dal maestro Padmasambhava nell’ottavo secolo. In esso si distinguono la tradizione dei “kama” – la scuola della trasmissione diretta da maestro a studente – e la tradizione dei “terma” – la trasmissione di tesori nascosti successivamente ritrovati e diffusi. Nel nono secolo il re tibetano Langdarma distrusse i monasteri Nyingma e con esso il lignaggio stesso. Grazie ai terma nascosti, gli insegnamenti non andarono tuttavia persi. Gli scopritori dei terma sono chiamati tertön. Molti di essi erano kagyu e questo spiega la stretta connessione tra i due lignaggi.
Nyang Tingdsin Sangpo
Da bambino Nyang Tingdsin Sangpo fu compagno di giochi del re tibetano Trisong Detsen (Lignaggio del Phowa). È detto che fosse in grado di rimanere in un profondo stato meditativo per sette anni. Nyang Tingdsin Sangpo convinse il re a invitare in Tibet il maestro Drime Shenyen (Vimalamitra). Fu studente di Drime Shenyen e Guru Rinpoche, da cui ricevette la completa trasmissione del lignaggio. Successivamente domò il demone Dorje Legpa, che aveva devastato il Tibet Orientale con tempeste di grandine. Questo fu il modo in cui Dorje Legpa divenne un protettore del dharma.
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