Glossario – O

Lama Ole Nydahl è uno dei rari occidentali pienamente qualificato come lama e insegnante di meditazione nella tradizione buddhista tibetana. Nel dicembre 1969, Lama Ole e sua moglie Hannah divennero i primi studenti occidentali di Sua Santità il XVI Gyalwa Karmapa, Rangjung Rigpe Dorje, uno dei più grandi yogi del secolo scorso e guida spirituale del lignaggio kagyu del buddhismo tibetano. Il Karmapa chiese ad Hannah e Ole di portare il buddhismo in occidente. Durante gli ultimi trent’anni entrambi hanno viaggiato senza sosta, insegnando e fondando più di seicento centri e gruppi di meditazione in tutto il mondo.

Lama Ole Nydahl è anche detentore della trasmissione del lignaggio del Phowa. Il XVI Karmapa fece incontrare Ole e Hannah con Drikung Lama Ayang Tulku, uno dei detentori di questa pratica. All’inizio del 1972 furono i primi occidentali a imparare la meditazione sul morire consapevole.

Successivamente Tenga Rinpoche e Sua Eminenza Dilgo Khyentse Rinpoche passarono a Lama Ole ulteriori trasmissioni del Phowa. Kunzig Shamarpa chiese quindi a Lama Ole di insegnare il Phowa a tutti quelli che desideravano riceverlo. Nell’autunno del 1987 Lama Ole Nydahl ha insegnato questa pratica per la prima volta a Graz, in Austria, a un gruppo di centotrenta studenti. Lama Ole guida ogni anno circa tredici corsi di Phowa e ad oggi (estate 2003) ha insegnato a più di 50.000 persone la pratica del “morire consapevole”.

[sanscr.] In tibetano questo mantra è recitato come: om mani peme hung. È il mantra di Occhi Amorevoli, l’unione della compassione di tutti i buddha.

Saggezza di un buddha. Un buddha ha riconosciuto la natura di tutte le cose e i molteplici tipi di manifestazione. Onniscienza è sinonimo di stato di buddha o stato di verità.

[tib. Chenrezig, sanscr. Avalokiteshvara, letter: Colui, i cui occhi vedono tutti] La personificazione dell’amore e della compassione di tutti i buddha.

[tib. Chag tong chen ton chen resig, sanscr. Sahasrabhuja-Avalokiteshvara] Buddha della compassione nel suo stato di gioia. Ha mille braccia e undici volti. È l’aspetto di buddha principalmente usato nella pratica di purificazione del Nyung Neh.

[tib. Gyalwa Gyamtso; sanscr. Jinasagara] Forma di Occhi Amorevoli in unione, rossa, seduta e a quattro braccia.

[tib. tendrel] La legge dell’originazione causale e dell’interdipendenza di tutti i fenomeni. Questo importante insegnamento è stato sintetizzato dal Buddha in questo modo:”Cause e condizioni che portano a degli effetti”. Originazione interdipendente significa che tutti i fenomeni (oggetti della percezione) esistono solo in quanto interdipendenti da altri fenomeni.

Le cause si suddividono in cause interiori (dodici anelli dell’originazione interdipendente) e cause esteriori (paragonate allo sviluppo del riso, dal chicco alla pianta adulta).

Le condizioni si suddividono in condizioni interiori (la materia del corpo umano, i suoi liquidi, il suo calore, la respirazione, gli orifizi e la coscienza) e in condizioni esteriori (terra, acqua, fuoco, vento, spazio e tempo).

L’originazione interdipendente può essere anche trattata da un altro punto di vista: tutti i fenomeni esistono solo in quanto dipendenti dalle loro parti componenti. Un tavolo esiste solo perché ha le gambe e una superficie piana. Le gambe esistono solo a causa del legno, di cui sono composte. Il legno esiste solo a causa delle molecole e degli atomi, e così via.

Nell’Ottuplice sentiero sono riuniti i mezzi che conducono all’illuminazione. Dapprima è importante sviluppare saggezza, cioè superare l’ignoranza. Poi ci si dovrebbe comportare in modo tale da accumulare karma positivo e ridurre quello negativo. I sesto, settimo e ottavo punto descrivono come trattare in maniera significativa la propria consapevolezza.

Sviluppare saggezza

• Capire come la sofferenza si manifesta, quali sono le sue cause e come si abbandona.
• Riflettere, per mettere in pratica ciò che si è capito. Ignoranza, rabbia, attaccamento, gelosia e orgoglio (le emozioni disturbanti) non influenzano più i nostri sentimenti e le nostre azioni.

Corretta azione

• corretta parola: non mentire, non parlare male di altri o parlare a vanvera.
• corretto limite dell’ azione: abbandonare azioni che danneggiano gli altri.
• corretta condotta di vita: condurre una vita basata su compassione e saggezza.

Lavorare con la mente

• corretto sforzo: sviluppare energia e meditare sull’indistruttibile natura della mente.
• corretta presenza mentale: non dimenticare l’oggetto della concentrazione.
• corretto assorbimento meditativo: mantenere la mente sempre nello stesso punto e sviluppare le sue qualità senza tempo con i mezzi della meditazione.

[tib. Dukar] Aspetto di buddha femminile di protezione. Si emanò spontaneamente dal centro della corona del Buddha. Ha mille volti, mani e piedi. Importante aspetto di protezione per i viaggi.

[1842 - 1924] Osel Natsog Rangdrol è generalmente conosciuto come Adzom Drukpa, in quanto fu riconosciuto come la reincarnazione del grande Pema Karpo, un insegnante Drukpa-Kagyu del sedicesimo secolo. Osel Natsog Rangdrol realizzò la natura della mente a ventunanni mentre svolgeva le pratiche preliminari. Il suo insegnante Pema Dudul lo indirizzò verso una vita da yogi. Ricevette la trasmissione Longchen-Nyingthig da Jamyang Khyentse Wangpo (Lignaggio del Phowa). Nella parte conclusiva della sua vita insegnò ai lama Dzog chen, Palyul e Shechen presso il monastero Nyingma di Kathok. Passò la trasmissione del Longchen-Nyingthig a Jamyang Tschokyi Lodro, reicarnazione del suo insegnante Jamyang Khyentse Wangpo.