Glossario – D

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Dio/Divinità
Abitante di uno dei sei reami del samsara, quello in cui si sperimenta meno sofferenza. Nonostante la vita di una divinità sia lunga e ricca di piaceri sensoriali, questo tipo di esistenza termina tuttavia con grande dolore, quando gli dei hanno la premonizione della loro futura rinascita in uno stato inferiore. Esistono divinità nel reame del desiderio, della forma e in quello senza forma.
Dodici Anelli di Originazione Interdipendente

[sanscr. Pratityasamutpada]. Ci sono diversi modi per comprendere che prendere rinascita nel samsara non è una condizione desiderabile. Uno è osservare come funziona il ciclo delle esistenze condizionate. Una volta realizzata la vera natura del samsara, dovremmo aspirare ad ottenere la liberazione da esso.

  1. Ignoranza: non riconosciamo la vera natura della mente. Crediamo in un ‘sé’ realmente esistente in quanto singolo, permanente e separato.
  2. Abitudini: l’ignoranza conduce alle emozioni disturbanti, da cui derivano le azioni corrispondenti. Queste azioni distorte lasciano impressioni nel flusso della nostra coscienza (karma). Con le appropriate condizioni, le impressioni si manifesteranno e formeranno la nostra esistenza futura.
  3. Coscienza: il flusso di coscienza contiene le impressioni karmiche accumulate e ne consente la maturazione.
  4. Nome e forma: le abitudini derivate da esistenze precedenti ci portano a considerare il ‘sé’ come composto da un corpo (forma) e da eventi mentali (nome). Il corpo e gli eventi mentali costituisco gli aggregati, gli skandha.
  5. Origine o Fonte: sono parte della ‘forma’ e agiscono come porte che mettono in contatto la coscienza con il mondo esteriore.
  6. Contatto: in questo anello viene stabilito il contatto della coscienza con l’oggetto della percezione.
  7. Sensazione: il contatto con oggetti piacevoli genera sensazioni piacevoli, quello con oggetti spiacevoli genera sensazioni spiacevoli.
  8. Attaccamento: la sensazione porta l’attaccamento.
  9. Brama: cerchiamo di ottenere gli oggetti che desideriamo o di evitare ciò che ci procura sofferenza. Questo genera ulteriori impressioni nella nostra coscienza.
  10. Divenire: dopo la morte le impressioni nella coscienza conducono all’esistenza successiva.
  11. Nascita: a seconda delle impressioni mentali (karma) prendiamo rinascita.
  12. Vecchiaia e morte: dopo essere nati, invecchiamo e infine moriamo.

Esistono diverse spiegazioni in cui questi elementi sono spiegati. L’ordine degli anelli varia leggermente nelle diverse spiegazioni, così come le fasi della vita ad essi associati. Nella descrizione di cui sopra gli anelli possono essere considerati come eventi di un’unica esistenza o di tre esistenze (anelli da 1 a 3, da 4 a 9 e da 10 a 12).

Dölkar
Dölma
Dakini
[tib. Khandroma, letter.  colei che si muove nello spazio]. Aspetto femminile di saggezza illuminata. Le dakini offrono ispirazione e protezione e compiono la perfetta attività di buddha. Appaiono spesso nella forma di protettori o detentori di insegnamenti.
Dalai Lama
Il Dalai Lama è la guida politica del governo tibetano in esilio. È uno dei lama più importanti della scuola Gelug del buddhismo tibetano. La guida spirituale del lignaggio Gelug è Ganden Tripha Rinpoche, il detentore del trono del monastero di Ganden.
Damtsig
Damtsigpa
Dangma Lhungyel Gyeltsen
Dangma Lhungyel Gyeltsen è un’emanazione di Drime Shenyen (Vimalamitra). Ebbe una visione del protettore del Dharma Dorje Lepgpa, grazie a cui ritrovò gli insegnamenti buddhisti nascosti da Nynag Tingdsin Sangpo (Lignaggio del Phowa). Quindici anni dopo il ritrovamento si mise alla ricerca di uno studente adatto a cui trasmettere tali insegnamenti e scelse Jetsun Senge Wangtschug.
Dasabhumi
I livelli di bodhisattva, i dieci progressivi stadi della realizzazione (bhumi) dei praticanti della Via Grande.
Deshin Shegpa
[1384-1415] Il quinto Karmapa nacque nella regione del Nynag Dam nel Tibet meridionale. Subito dopo la nascita si asciugò il viso e disse: “Sono il Karmapa – Om Mani Peme Hung Shri”. Rinchen Pal il segretario del terzo Karmapa, che ritrovò anche la quarta reincarnazione, scoprì anche questo bambino, diventando per la terza volta segretario personale del Karmapa. Deshin Shegpa fu portato a Tsawa Phu nel Kongpo, dove vivevano molti studenti del quarto Karmapa. Shamarpa Kacho Wangpo riconobbe immediatamente il bambino come reincarnazione di Rolpe Dorje e lo presentò con la Corona Nera e gli altri oggetti rituali appartenuti al quarto Karmapa. Lo Shamarpa trasmise al Karmapa il ciclo completo degli insegnamenti kagyü. La quinta reincarnazione del Karmapa divenne famosa per i suoi viaggi che lo portarono a insegnare in tutto il Tibet, in Mongolia e in Cina. Qui fu invitato dall’imperatore Tai Ming Chen che entusiasticamente divenne suo devoto studente. Dopo alcuni anni il Karmapa ritornò in Tibet, dove costruì molti altari e stupa, continuando nella sua attività di insegnamento e dando iniziazioni.
In seguito trovò la successiva reincarnazione dello Shamarpa, Chopla Yeshe, organizzò la sua ordinazione e gli ritrasmise gli insegnamenti kagyü. Il successivo detentore del lignaggio divenne comunque il suo studente Ratnabhadra.
Detentore del Diamante
Dewachen
Terra pura della Più Alta Gioia. Il campo di forza del Buddha della Luce Infinita (sanscr. Amithaba).
Dhagpo Kagyü Ling
È un centro di meditazione e studio fondato nel 1975 dal XVI Gyalwa Karmapa. Qui importanti maestri tibetani e lama occidentali danno regolarmente insegnamenti, aperti al pubblico, non necessariamente composto da soli buddhisti. La sua parte centrale è un istituto (al momento in costruzione) che servirà alla conservazione e alla trasmissione degli insegnamenti della tradizione kagyü. L’istituto ha una grande biblioteca e serve da luogo di studi, ricerca e scambio culturale. Dhagpo Kagyü Ling svolge il ruolo di centro-madre per i centri più piccoli che hanno sede in Francia e nel resto d’Europa (Qui potete trovare maggiori informazioni).
Dharma
[tib. ciö] Gli insegnamenti buddhisti. Tradotto letteralmente significa “le cose così come sono”. Generalmente si distigue tra il dharma degli insegnamenti – i tre canestri – e il dharma della realizzazione – i tre tipi di addestramento: il retto comportamento, la retta meditazione e la retta saggezza. Tra gli altri significati di questa parola il più importante è ‘fenomeno’ o ‘evento fenomenico’.
Dharmadhatu
Il reame di tutti i fenomeni, lo spazio che permea tutto.
Dharmakaya
Dharmata
La natura fondamentale di tutti i fenomeni, l’essenza della realtà.
Dükyi Khorlo
Diamante
[tib. dorje, sanscr. vajra] Simbolo dell’indistruttibilità e della preziosità della vera natura della mente.
Diamante, Pugnale di
[tib. Dorje Purbha, sanscr. Vajrakilaya] Aspetto irato di Mente di Diamante e importante manifestazione dell’attività di buddha.
Diamante, Mente di
Diamante, Mente di Diamante in unione
[tib. Dorje Sempa yab yum] Mente di Diamante in unione con la sua consorte Njema. Principale aspetto di meditazione del lignaggio nyingma.
Diamante, Ventre di
[tib. Dorje Drollö] Aspetto irato di Guru Rinpoche.
Diamante, Sutra del
Diamante nella mano
[tib. Channa Dorje, sanscr. Vajrapani]. Il potere e l’energia di tutti i buddha.
Dorje
[sanscr. vajra, letter. il signore delle pietre, diamante, folgore] Simbolo di indistruttibilità e di insormontabilità, derivante dalla mitologia induista. Nella Via di Diamante il diamante esprime l’indistruttibilità della mente e le sue eccellenti qualità di gioia e compassione. Il dorje o vajra è un oggetto rituale usato nella Via di Diamante ed è il simbolo dei metodi abili. È usato in combinazione con la campana, indicando l’inseparabilità di metodi e saggezza. Un dorje può avere nove, cinque o tre raggi. I raggi di un dorje pacifico si riuniscono in punta punta, mente quelli di un dorje irato sono leggermente allargati. Nel dorje a cinque raggi, questi nella loro parte superiore, simboleggiano le cinque saggezze.
Dorje Chang
[sanscr. Vajradhara, letter. Detentore del Diamante] Forma tantrica del buddha storico Shakyamuni. Nel lignaggio kagyu (così come in altre scuole) rappresenta il buddha primordiale, l’essenza di tutti gli aspetti di saggezza e l’origine dell’ intera trasmissione dei lignaggi tantrici; quando appare al centro dell’ albero del rifugio, esprime lo stato illuminato della mente dell’insegnante.
Dorje Drollö
Aspetto di buddha (letter. Ventre di Diamante)
Dorje Pagmo
Aspetto di buddha (letter. Saggezza Rossa)
Dorje Purbha
Aspetto di buddha (letter. Pugnale di Diamante)
Dorje Sempa
Aspetto di buddha (letter. Mente di Diamante)
Dorje Thegpa
Drime Shenyen
[sanscr. Vimalamitra] Nacque in una famiglia di domestici nell’India occidentale. In una visione avuta durante una passeggiata a Bodhgaya, Mente di Diamante ispirò lui e Jnana Sutra ad andare in Cina per raggiungere l’illuminazione. Vimalamitra andò in Cina dove studiò per venti anni il dharma presso Shri Singha e poi ritornò in India. Raccontò a Jnana Sutra delle sue esperienze e divenne successivamente suo studente, avendo Jnana Sutra nel frattempo ricevuto una trasmissione più completa. Dopo la morte del suo maestro Shri Singha, Vimalamitra divenne il maestro di un re indiano e praticò in seguito per sette anni in un cimitero.
Il re tibetano Trisong Detsen (Lignaggio del Phowa), che voleva introdurre il dharma in Tibet, lo invitò nel suo paese. Accettò l’invito e insieme a Guru Rinpoche e Vairochana ebbe un ruolo determinante nel porre le fondamenta per la diffusione del buddhismo in Tibet. In suo onore, gli insegnamenti portati da lui in Tibet vengono chiamati Vima Nynthig. Dopo tredici anni passati in Tibet, Vimalamitra andò in Cina sul monte Wu T’ai Chan, dove realizzò il “corpo di arcobaleno”. Si dice che viva ancora in quel luogo, in una forma non riconoscibile agli esseri ordinari, continuando a manifestare sue emanazioni, fintanto che il buddhismo sarà presente nel mondo.
Dschampel Shenyen
[sanscr. Manjushrimitra] Manjushrimitra, proveniente da una famiglia di brahmini è stato un importante erudito della sua epoca. Manjushri in una visione gli profetizzò: “Se vuoi raggiungere l’illuminazione in questa vita, va a Sitavana”. Seguendo la indicazioni della profezia, incontrò nel luogo indicato Garab Dorje e studiò il dharma con lui per 75 anni. Dopo la morte del suo insegnante, egli sistematizzò gli insegnamenti ricevuti, meditando in seguito per 109 anni a Sosadvipa, un cimitero ad est di Bodhgaya. La lunga durata della sua e della vita di altri maestri di quel tempo, ha due possibili spiegazioni. Da una parte esisteva una tradizione nella quale si considerava un anno della durate di sei mesi. Dall’altra parte molti dei grandi maestri avevano raggiunto, attraverso la loro pratica, delle realizzazioni di lunga vita.
Düdül Dorje
[1733 - 1797] Il XIII Karmapa Düdul Dorje nacque a Drongsar nel Tibet meridionale. Venne ritrovato da Situpa e all’età di cinque anni fu condotto nel monastero di Tsurphu. In un aggravarsi della situazione politica dovuta al settarismo dilagante dell’epoca, Kalzang Gyatso, il VII Dalai Lama al potere e il suo primo ministro Sonam Togyal, istituirono la legge secondo cui tutti i funzionari del governo dovevano essere Gelugpa. La conseguenza fu che per la nuova incarnazione del Karmapa fosse necessaria l’approvazione del Dalai Lama. Nonostante questi ostacoli alla fine il XIII Karmapa e il IX Shamarpa poterono comunque essere ufficialmente insediati. Il Karmapa ricevette gli insegnamenti completi da Situpa, ma lo Shamarpa visse solo otto anni e ciò causò nuove controversie. Düdul Dorje e Situpa, appoggiati nuovamente da Kato Rigdzin, Tsewang Norbu, riconobbero la reincarnazione di Shamarpa in un fratello minore del IV Panchen Lama, Palden Yeshe.
Il VII Gyaltsap Rinpoche (1699-1765) aveva a sua volta però riconosciuto un figlio della ricca famiglia di Ger Namsayling con l’approvazione dei monaci di Shamarpa del monastero di Yangpachen, la sede principale degli Shamarpa in Tibet. La controversia fu chiarita per via giudiziaria e venne accertato che il Karmapa aveva trovato l’autentica reincarnazione.
Dukar
Aspetto di buddha (letter. Ombrello bianco)
Düsum Khyenpa
[1110 - 1193] Düsum Khyenpa era figlio di un praticante buddhista di Ratay nel Tibet orientale. Ricevette i primi insegnamenti da suo padre e continuò la sua educazione buddhista con i maestri della regione fino all’età di vent’anni. Successivamente andò nel Tibet centrale, dove rimase per i successivi dodici anni, per studiare e meditare con i famosi maestri dell’epoca, tra cui Kyabpa Chokyi Senge e Patsab Lotsawa Nyima Trag. A trent’anni ricevette gli insegnamenti kagyü da Gampopa. La connessione con il lignaggio fu resa ancora più forte grazie agli insegnamenti ricevuti da Rechungpa e da altri studenti di Milarepa. Grazie alla profondità della sua pratica sviluppò poteri spirituali (siddhi) che gli permisero di viaggiare nei luoghi segreti della Via di Diamante in India. In uno di questi, Udhiyana, le dakini condivisero con lui la loro saggezza. A 44 anni lasciò il Tibet centrale per tornare nei suoi luoghi natii. Visse qui per 39 anni fino alla sua morte e fondò tre fiorenti monasteri, trasmettendo gli insegnamenti kagyü e seguendo la pratica e l’addestramento dei suoi studenti, tra cui scelse Drogon Rechen come successivo detentore del lignaggio.
Dzog Chen, Dzogchen, Dzogpa Chenpo
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